E’ stato avviato un radicale rinnovamento dell’istituto, il primo ad indirizzo turistico ad essere nato in Toscana. Le azioni di cambiamento hanno preso le mosse dalla condizione di decadenza generale della struttura e dal mal funzionamento interno (proposta didattica molto ridotta, assenza di progetti coinvolgenti ed attività extra scolastiche, calo delle iscrizioni, forte conflittualità interna alla comunità educante per mancanza di leadership e governance, comunità studentesca “plurale” di estrazione medio-bassa).
La strategia d’innovazione ha seguito una serie di pilastri reputati particolarmente rilevanti al fine di creare un impatto durevole nell’ecosistema scolastico. Tra questi: il rinnovamento tecnologico, il miglioramento dell’accoglienza, il risanamento degli spazi comuni, l’inclusione ed il miglioramento della sfera didattica (promuovendo progetti di scambi linguistici con USA, Cina, Australia). La “politica della porta aperta” è stata una prima azione adottata per facilitare il dialogo con i docenti e le famiglie e l’intera comunità educante. Il processo ha facilitato la coordinazione ed il supporto formativo ed emotivo degli studenti.
Grande rilievo è attribuito alla comunicazione e narrazione dell’identità dell’Istituto. A tal fine si è valorizzata la comunicazione via web perfezionando il sito ufficiale dell’Istituto, promuovendo una collaborazione con il regista Duccio Chiarini, il quale si è impegnato nel documentare la storia dell’Istituto attraverso una prospettiva immersiva in grado di narrare appropitamente l’identità scolastica. In aggiunta a ciò sono notevolmente curati i rapporti di collaborazione con i giornali e le radio locali. Nonostante l’assenza di una forma di documentazione di tipo quantitativo, l’esternazione dei processi d’innovazione che hanno investito l’Istituto è stata una procedura indispensabile per rovesciare l’ ideale diffuso della scuola, nonché per dimostrare che il cambiamento è possibile.